
Riabilitazione Neurologica, il ruolo del servizio di foniatria e logopedia nell’equipe multidisciplinare
Nell’ambito delle discipline neuroriabilitative il Servizio di Foniatria e Logopedia assume un ruolo centrale nel processo diagnostico e rieducativo dei disturbi della deglutizione, del linguaggio, della parola e della voce.
Nel contesto dell’équipe multidisciplinare del Dipartimento di Scienze Neuroriabilitative della Casa di Cura Del Policlinico di Milano diretta dal dottor Luigi Pisani è presente, fin dagli inizi dell’attività, il Servizio di Foniatria e Logopedia. “Tale scelta – come spiega il Direttore Generale dottor Giovanni Borri – è stata operata nell’ottica di offrire al paziente con patologia neurologica il più ampio e qualificato ventaglio di proposte riabilitative”. In tal senso si sono dirette le scelte di dotare il Dipartimento dei Servizi di Neuropsicologia Clinica, Neuroftalmologia, Audiologia, Audiometria e Nutrizione Clinica che si integrano alla tradizionale attività riabilitativa svolta dai Fisioterapisti e dai Terapisti Occupazionali.
Il Servizio di Foniatra e Logopedia è composto, allo stato attuale, dal medico specialista in Audiologia e Foniatria e da personale logopedico in possesso del titolo post laurea di Master in Deglutologia.
Il Medico Foniatra
Il Foniatra è un medico con specializzazione in Foniatria (secondo il precedente ordinamento universitario) o in Audiologia e Foniatria (secondo l’ordinamento attuale). Tali specializzazioni offrono una competenza specifica nell’ambito della patologia della comunicazione e della deglutizione.
L’Audiofoniatra è, pertanto, il medico esperto e di riferimento, per i disturbi della voce (disfonie), della parola (disartrie e disfluenze verbali), del linguaggio (afasie nell’adulto e disturbi linguistici in età evolutiva), dell’udito (sordità congenite e acquisite) e della deglutizione (disfagie).
“Nell’ambito delle patologie neurologiche post-acute e degenerative dell’età adulta e senile – precisa il responsabile foniatra dottor Marco Gilardone – il campo d’azione si concentra su alcuni quadri patologici principali che sono rappresentati dai disturbi della deglutizione (o disfagie neurogene), dalle afasie e dalle disartrie”.
Pertanto il servizio si suddivide in due grandi aree: quella della Deglutologia clinica e quella della Comunicologia”.
Il Logopedista
Il Logopedista è l’operatore sanitario (formato con corso di laurea di durata triennale) deputato alla riabilitazione dei quadri patologici che abbiamo citato a proposito delle competenze foniatriche. Il rapporto tra Medico Foniatra e Logopedista è assimilabile a quello che intercorre tra Medico Fisiatra e Fisioterapista.
Il Logopedista arricchisce generalmente il proprio iter formativo con ulteriori corsi di formazione, il più significativo dei quali, al momento, è il Master Universitario in Deglutologia che offre un significativo incremento di competenza nel management clinico delle disfagie.
Disturbi della deglutizione. L’unità di Deglutologia
Nel paziente neurologico i disturbi della deglutizione rappresentano un’evenienza molto frequente. Possono infatti essere presenti sia negli esiti di stroke (ischemico o emorragico) e di trauma cranio-encefalico, sia in corso di patologie neurodegenerative quali Malattia di Parkinson, Sclerosi Multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica e Paralisi Sopranucleare Progressiva. “La disfagia – prosegue il dottor Gilardone – è un disturbo che modifica e riduce le abilità di deglutizione e può coinvolgere la fase orale (difficoltà di masticazione e di propulsione del bolo), faringea (innesco della fase riflessa) ed esofagea (difficoltà nel transito del bolo verso lo stomaco). Il momento più critico, nel paziente neurologico è quello della fase faringea, le cui alterazioni possono portare a fenomeni di penetrazione e aspirazione nelle vie aeree”.
Le complicanze più frequenti della disfagia sono rappresentate innanzitutto da rischio di malnutrizione e disidratazione. In secondo luogo possono verificarsi gravi episodi di ostruzione delle vie aeree oppure i già citati eventi di penetrazione o aspirazione in trachea con consistenti rischi di infezioni polmonari (ab ingestiis).
“Proprio in considerazione degli elevati rischi di complicanze cliniche – precisa il Direttore del Dipartimento dottor Luigi Pisani – la disfagia nel paziente neurologico, oltre ad essere un disturbo molte volte sottovalutato e non trattato, merita grandissima attenzione per le elevate possibilità di miglioramento e deve rientrare sempre negli obiettivi del Progetto Riabilitativo”.
L’approccio clinico alle disfagie neurogene che viene adottato, nel rispetto delle linee guida validate, prevede una procedura specifica che contempla:
- la valutazione logopedica formale della deglutizione che viene attuata con modalità di screening su tutti i pazienti con diagnosi neurologica al momento del ricovero;
- la visita specialistica foniatrica che comporta l’esecuzione di Studio Fibroen-dscopico della Deglutizione (FEES – Fiberoptic Endoscopic Evaluation of Swallowing). Si tratta di un esame che, tramite l’utilizzo di endoscopio a fibra ottica flessibile, consente la visualizzazione dell’intera fase faringea e permette di osservare fenomeni patologici quali lo scolo pre-deglutitorio di alimenti, eventuali penetrazioni in vestibolo laringeo e eventuali ristagni post-deglutitori;
- la formulazione da parte del Foniatra di uno specifico Programma Riabilitativo;
- l’esecuzione del trattamenti riabilitativi da parte del Logopedista che effettuerà anche monitoraggi durante i pasti;
- eventuali modificazioni della consistenza degli alimenti. In particolare viene proposta una diversificazione della dieta per consistenze a quattro livelli (C1: dieta semi-solida, C2: dieta morbida, C3: dieta libera con limitazioni, C4: dieta libera).
L’attività dell’Unità di Deglutologia avviene in stretta collaborazione con quella di Nutrizione Clinica, altro importante servizio operante in struttura. Con il contributo della Dietista, dei Medici e Infermieri di reparto, Foniatra e Logopedisti partecipano infatti alla gestione delle nutrizioni alternative, in caso di impossibilità ad alimentare il paziente in modo fisiologico. Numerosi pazienti ricoverati sono infatti alimentati con sistemi di Nutrizione Enterale (Sonda Nasogastrica o P.E.G.) o Parenterale (per via ematica).
L’Unità di Deglutologia è molto attiva anche sul versante della Ricerca Scientifica che vede in corso due specifici progetti: il primo sulla “valutazione dell’impatto psicologico della disfagia sul paziente neurologico” e il secondo sulla “validazione di una scala di osservazione al pasto (MAS – Mealtime Assessment Scale)”.