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Ricerca, Biobanca e Biomarcatori

Le malattie neurodegenerative sono patologie che colpiscono il sistema nervoso a vari livelli causando un progressivo ed irreversibile deterioramento delle funzioni cognitive. Tra queste, la malattia di Alzheimer e il Morbo di Parkinson sono le più diffuse. Durante il decorso della malattia, i pazienti sviluppano difficoltà sempre maggiori nello svolgere le attività quotidiane e nel relazionarsi perdendo progressivamente la propria autonomia, con un notevole impatto per le loro famiglie e i caregivers.

Lo sviluppo di cure risolutive insieme alla necessità di comprendere meglio i meccanismi molecolari e cellulari responsabili dell’insorgenza dei fenomeni neurodegenerativi costituiscono le maggiori sfide a cui la ricerca scientifica cerca di rispondere. In particolare, nell’ultimo decennio la ricerca si è concentrata sullo studio dei biomarcatori, ovvero degli indicatori biologici della patologia che possano essere ritrovati nei fluidi corporei, quali per esempio sangue, saliva e urina. Grazie alla facile reperibilità di tali campioni biologici, l’identificazione di biomarcatori costituirebbe un approccio diagnostico alternativo e altamente vantaggioso rispetto alle metodiche convenzionali, come l’analisi ad immagini del cervello e le analisi del liquido cerebro-spinale (CSF), che risultano costose oltre che, per il paziente, invasive. In aggiunta all’utilità diagnostica, lo sviluppo di biomarcatori consentirebbe uno screening più ampio della popolazione a rischio di malattia, informando sulla prognosi, facilitando un più corretto arruolamento dei pazienti negli studi clinici, costituendo uno strumento per la valutazione dei trattamenti farmacologici più specifici.

Da sempre dedita alla cura e alla riabilitazione delle malattie neurologiche, CCPP ha avviato da qualche anno dei progetti di ricerca volti allo studio e identificazione di potenziali biomarcatori nel sangue per patologie come l’Alzheimer, la Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e l’Ictus. Avvalendosi di uno staff medico-sanitario multidisciplinare, CCPP fornisce una valutazione neurologica e neuropsicologica degli individui sani o di quelli affetti da malattie neurodegenerative; coloro che esprimono la propria volontà, attraverso la sottoscrizione di un consenso informato, possono donare i propri campioni di sangue e CSF per scopi di ricerca. Il sangue viene poi lavorato dai biologi di CCPP che lo suddividono in plasma, siero, cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC), DNA. Tutti i campioni vengono adeguatamente registrati e conservati nella BioBanca di CCP che fa parte della rete Italiana BBMRI (Biobanking and Bio-Molecular Resources research Infrastructure of Italy), Nodo Nazionale della Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari (BBMRI-ERIC). Successivamente, il Laboratorio di Neurobiologia per la medicina traslazionale di CCPP, effettua la caratterizzazione dei campioni biologici attraverso diverse metodiche biochimiche e molecolari, con lo scopo di individuare i meccanismi degenerativi alla base della malattia ed eventuali biomarcatori specifici.

L’attività interconnessa del team medico-scientifico, costituito da medici, psicologi, biologi, bioingegneri e altri professionisti, consente di integrare l’approfondita conoscenza clinica del paziente neurologico con i risultati ottenuti in laboratorio, al fine di adottare trattamenti terapeutici e riabilitativi sempre più personalizzati e migliorare la cura della Persona.