Il centro di Ascolto:

1. Riattiva la riabilitazione
2. Personalizza la cura
3. Rassicura i parenti
4. Valorizza il feedback dei pazienti
5. Sostiene anche medici, paramedici e fisioterapisti 

Raccontare la propria storia aiuta il paziente a raccogliere più energia per ritrovarsi e farsi soggetto attivo della riabilitazione.

Il servizio pone il valore della persona in primo piano. Chi ascolta i pazienti con trauma seguendo un sistema dinamico familiare si dedica a:

1. Valutare il terreno su cui insorge il disagio
2. Riattivare la persona in riabilitazione ascoltando la sua storia
3. Offrire al paziente un linguaggio più comprensibile ed accettabile della propria cura
4. Offrire la sua riattivazione ai parenti creando così nuove basi per il sistema familiare
5. Offrire la sua storia ai medici per avvicinarli nel modo più completo, costruttivo e gratificante
6. Valorizzare il tratto caratteriale prevalente del paziente per renderlo soggetto riabilitativo
7. Confrontarsi periodicamente con medici, caposala, assistenti sociali, neuropsicologi e fisioterapisti
8. Osservare con una visione binoculare, come Centro d’ascolto e come supporto psichiatrico farmacologico
9. Ridare valore alla longevità attraverso la rilettura psico-psichiatrica dell’anziano dal punto di vista farmacologico e del suo ciclo di vita

Dando una nuova cornice di ascolto alla persona e al suo trauma si sostiene la sua partecipazione al percorso riabilitativo come soggetto attivo, partendo dal racconto di sé.

Portando il paziente nel mondo della conversazione, gli specialisti lo riportano consapevole nel mondo della storia che sta vivendo, rendono possibile parlare del trauma e valutare insieme come rendere migliore la situazione. Raccontare la propria storia aiuta il paziente a raccogliere energie per ritrovarsi nel percorso e farsi soggetto attivo della riabilitazione.

Lo scopo è quello di integrare i diversi sistemi che interagiscono con la riabilitazione del paziente nella direzione più costruttiva